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Spending Review: CGIL-CISL-UIL pronti a mobilitarsi!
 inserita il 04/07/2012
Spending review, Cgil Cisl Uil: "Con il taglio degli organici servizi a rischio. senza un confronto vero pronti a mobilitarci"
Per i sindacati del Pubblico impiego il documento illustrato dal Governo "è una vera e propria manovra economica. Senza un confronto vero"
Roma, 3 luglio 2012. "Nonostante le dichiarazioni preventive del Presidente Monti, quella che il Governo ha illustrato oggi è una vera e propria manovra economica. Una manovra, l'ennesima in due anni che, sia nel metodo che nel merito, non si discosta affatto dalle impostazioni di quelle precedenti". Così i Segretari di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili e della Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, Mimmo Pantaleo, Francesco Scrima e Massimo Di Menna dopo l'incontro governo-sindacati svoltosi a Palazzo Chigi sulla spendig rewiev, che in una nota congiunta ribadiscono la necessità di "un confronto vero per una riorganizzazione della Pa che coinvolga i lavoratori pubblici. In assenza di questo - avvertono - decideremo le mobilitazioni più opportune.
In una nota congiunta i Segretari ricordano che "le uniche cifre certe dichiarate oggi dal Governo sono quelle relative al taglio lineare delle dotazioni organiche di dirigenti e personale (20% e 10%); poco su una credibile lotta agli sprechi, sulle auto blu e su quella enorme quantità di spesa pubblica aggredibile immediatamente, come quella rappresentata dalle migliaia di società pubbliche. L'esempio lampante è dato dai preannunciati interventi sulle consulenze: un obiettivo, quello del Governo, non solo fumoso ed indeterminato, ma anche minimale negli effetti concreti".
"Oggi, - sotolineano - ciò che è emerso chiaramente è solo il rischio concreto di abbassare, attraverso la messa in mobilità e l'eventuale licenziamento di lavoratrici e lavoratori pubblici, precari e a tempo indeterminato, i livelli di welfare, di protezione sociale e dei servizi ai cittadini: ulteriori problemi per le persone, sempre meno garantite nei loro diritti di cittadinanza, ulteriore disoccupazione e mobilità. Il Governo, - osservano i segretari del Pubblico impiego e della scuola - con la conferma di un metodo che pensavamo ormai tramontato, quello della semplice comunicazione dei provvedimenti e non della concertazione, viene meno agli impegni presi e non rispetta l'intesa sul lavoro pubblico sottoscritta un mese fa con le parti sociali".
"Così facendo, - concludono - il decreto legge che il Governo ha dichiarato di voler varare a breve avrà come unica conseguenza l'accentuarsi delle ragioni di dissenso su scelte che intendiamo contrastare con forza, ritenendole inaccettabili.
3 luglio 2012

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