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SCATTI ANZIANITA' NON CI DOVEVANO ESSERE ED INVECE CI SONO!
 inserita il 03/02/2011
Scatti di anzianità: non ci dovevano essere e invece ci sono Continuano a funzionare le intese raggiunte dalla CISL
Con il cedolino del mese di gennaio 2011 i lavoratori della scuola che ne avevano diritto si sono visti attribuire regolarmente lo scatto stipendiale. Per tutti gli altri il cedolino sposta in avanti di due anni il passaggio alla fascia stipendiale superiore. Doveva andare peggio, visto che la legge 122/10 aveva “sterilizzato” tre anni (2010, 2011, 2012), e non due, ai fini della maturazione degli scatti: ma il decreto interministeriale firmato lo scorso 14 gennaio dai ministri Tremonti e Gelmini, attuando le intese raggiunte con CISL, UIL, SNALS e GILDA, ha ripristinato, intanto, la validità del servizio maturato nell’anno 2010. Così, ad esempio, che avrebbe dovuto scattare a gennaio 2012 e rischiava di farlo a gennaio 2015, adesso vede slittare la scadenza a gennaio 2014. Il già citato decreto interministeriale, che ha consentito di ridare validità all’anno 2010, prefigura la stessa operazione per gli anni successivi, facendo sì che si possa arrivare al graduale ripristino, per tutti, delle scadenze originarie. In questo modo, si rimedia non soltanto al danno economico sugli stipendi, ma si salvaguardano anche le future progressioni di carriera, con i riflessi che ciò comporta anche sui trattamenti di pensione.
Grazie all’iniziativa di quasi tutti i sindacati (CISL, UIL, SNALS, GILDA), è stato quindi recuperato il 2010, migliorando una situazione che in partenza prevedeva il blocco per un triennio; per recuperare gli ulteriori due anni, è ora possibile fare riferimento alle intese concretizzate nel decreto interministeriale del 14 gennaio. Esse sono oggi tradotte in impegni precisi, il cui coerente e puntuale assolvimento potrà essere d’ora in avanti - a buon diritto - rivendicato, in primo luogo dalle sigle che quelle intese hanno fortemente voluto.
Seguiremo ovviamente con attenzione anche iniziative di segno diverso, che vorrebbero affidare la soluzione del problema ad interventi in sede legislativa (emendamenti al decreto milleproroghe), di cui è tuttavia lecito chiedersi in questo momento quali siano le reali prospettive di successo.
Per quanto ci riguarda, noi continueremo a percorrere in autonomia la strada dell’azione sindacale, senza alcuna delega e senza alcuna subalternità ad altri soggetti e ad altre sedi; una strada impegnativa e faticosa, che tuttavia anche nella complessa vertenza sugli scatti di anzianità ci ha consentito di non limitarci alla mera denuncia, ma di ottenere concreti risultati a tutela dei lavoratori della scuola.
CISL SCUOLA

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