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Interrogazione al Ministro Gelmini sul tempo prolungato nella scuola primaria
 inserita il 14/03/2009
Mercoledì 11 marzo ha avuto luogo la seguente interrogazionie a risposta immediata rivolta al Ministro Gelmini, ma alla quale ha risposto, in assenza del Ministro, l'Onorevole Vito.
La sottoponiamo alla vostra attenzione perché ci sembra interessante dare conto di ciò che sta avvenendo nelle aule parlamentari sull'applicazione dei tagli e su come al di là di ogni proclamazione verbale e del riconoscimento formale dato alle scelte delle famiglie, gli interessi del Governo restino sempre e solo quelli del risparmio di risorse economiche.
Criterio che non può essere sufficiente quando si tratta del bene primario dell'istruzione! E.C.
(Orientamenti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in ordine al tempo prolungato nella scuola elementare, anche alla luce dei recenti dati sulle preiscrizioni per l'anno 2009-2010 - n. 3-00426)
PRESIDENTE. L'onorevole Capitanio Santolini ha facoltà di illustrare l'interrogazione Vietti n. 3-00426, concernente orientamenti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in ordine al tempo prolungato nella scuola elementare, anche alla luce dei recenti dati sulle preiscrizioni per l'anno 2009-2010 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata), di cui è cofirmataria.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Signor Presidente, Ministro Vito, anch'io avrei preferito ci fosse il Ministro Gelmini, tuttavia varrà sicuramente la sua autorevolezza nella risposta. Secondo i dati del Ministero dell'istruzione (ovvero i dati ufficiali) il 3 per cento delle famiglie ha scelto il sistema delle 24 ore previste nella riforma della scuola. In base alle preiscrizioni il 56 per cento delle famiglie avrebbe scelto le 30 ore e il 34 per cento le 40 ore. Tuttavia, nei regolamenti organici dei docenti il modello preso a riferimento, quello standard, si è basato sulle 27 ore settimanali, ovvero il modello non richiesto dalle famiglie. Il trend è in aumento e le famiglie hanno bisogno di questo sostegno per i loro figli, in quanto continuano a scegliere sempre di più il tempo prolungato e il tempo pieno. In ordine a ciò vi è un aumento sensibile e i dati di stampa lo riferiscono.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Mi chiedo, pertanto, come faranno gli organici a rispondere alle richieste delle famiglie nel momento in cui vi saranno maggiori costi e non vi saranno organici a disposizione. Vorremmo sapere, quindi, che cosa può fare il Governo per evitare questo gravissimo disagio alle famiglie il prossimo anno.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha facoltà di rispondere.
ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, ringrazio per la cortesia l'onorevole Capitanio Santolini. Pag. 46Innanzitutto le devo precisare che i dati ai quali lei ha fatto riferimento sono relativi ad un'indagine circoscritta alle prime 900 scuole, quindi non possono essere indicativi e presi come validi per l'intero territorio nazionale. Come lei sa bene e ha ricordato, l'offerta didattica e organizzativa offerta dal Ministero dell'istruzione si articola attraverso più soluzioni idonee al migliore impiego delle risorse disponibili, anche per potersi adattare come proposte educative diverse rispetto alle diverse esigenze delle nostre famiglie. In particolare, per l'anno 2009-2010 al fine dell'iscrizione alla prima classe della scuola primaria, in tale offerta organizzativo-educativa, le opportunità di orario settimanale prevedono le 24, le 27, le 30 e le 40 ore. Le iscrizioni relative all'anno 2009-2010, come le è ben noto - essendo lei un parlamentare competente della Commissione per materia -, si sono concluse da pochi giorni. I dati comunicati delle varie scuole adesso stanno affluendo al sistema informativo del Ministero dell'istruzione. Appena sarà possibile fare un'elaborazione statistica completa naturalmente il Ministero volentieri la fornirà a lei, agli altri parlamentari della Commissione e a i tutti deputati che ne faranno richiesta. Per ora i dati a cui lei ha fatto riferimento sono troppo parziali per poter costituire un principio di ragionamento valido. Comunque, è intenzione del Governo e del Ministro dell'istruzione che, attraverso la presentazione di offerte differenziate - in particolare con l'istituzione di classi con 24 ore e con la presenza in aggiunta di docenti specialisti per l'insegnamento della lingua inglese e di docenti di religione cattolica -, questi dati potranno offrire dei risparmi che serviranno ad ampliare il servizio e le proposte educative nella scuola, proprio laddove, invece, è necessario rafforzare il modello delle 30 ore alle classi prime e con l'orario mensa alle classi che adottano i rientri pomeridiani. Naturalmente, è intenzione del Governo riservare particolare cura alle operazioni di iscrizione, considerato che da esse dipende l'esatta definizione delle consistenze di organico e l'adozione dei relativi modelli organizzativi ed operativi del sistema scolastico. La destinazione delle risorse umane e la predisposizione delle relative fasi dell'accoglienza dei nostri bambini naturalmente sarà conseguenza di questi modelli organizzativi. Pertanto, inviterei ad attendere i dati definitivi sulla scelta dei modelli da parte delle famiglie.
PRESIDENTE. L'onorevole Capitanio Santolini ha facoltà di replicare.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Signor Presidente, francamente mi aspettavo qualcosa di più dal Ministro. Non mi ritengo soddisfatta, per la semplice ragione che è vero ciò che lei afferma (che sono solo novecento classi, che gli istituti sono ben di più, che i dati stanno affluendo e che vi sono articolazioni su 24, 27, 30, 40 ore, lo sappiamo bene), ma è un fatto che con il nuovo regolamento gli organici dei docenti sono stati calcolati su classi standard di 27 ore. Questo è un dato pubblicato ed ufficiale, sul quale non c'è da discutere. Quindi, se vi è un trend in aumento, per cui si prevede che comunque le classi saranno sempre di più articolate sulle 30 e sulle 40 ore, non ci siamo, nel senso che gli organici sono stati calcolati in difetto. Per di più, ci saranno i previsti tagli agli organici ed i risparmi previsti non saranno immediati, perché ci vorrà del tempo prima che i famosi risparmi entrino a regime. Dunque, vorremmo sapere se i comuni saranno coinvolti in questi costi, per coprire i quali, probabilmente, non sono assolutamente disponibili, proprio perché essi si occupano delle scuole elementari, come è noto. Quindi, il problema è che le famiglie sono in allarme e hanno ragione di esserlo, perché è vero che i dati non sono definitivi, ma è anche vero che c'è un trend in aumento, che il Ministero non ha previsto, nei suoi calcoli relativi agli organici dei docenti. Pertanto, il problema è che non basta prevedere garanzie generali. Vorremmo sapere effettivamente come si Pag. 47può affrontare questo problema per tranquillizzare le famiglie, che rischiano di non vedere soddisfatte le loro richieste e di doversi, in qualche modo, accollare un impegno che non avevano messo in programma.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 16.

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