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12 giugno : Giornata mondiale contro l'eliminazione del lavoro infantile
 inserita il 12/06/2008
12 GIUGNO :GIORNATA MONDIALE PER L’ELIMINAZIONE DEL LAVORO INFANTILE Secondo le stime del Programma per l’eliminazione del lavoro infantile (IPEC) dell’International Labour Office (ILO), 218 milioni di bambini nel mondo sono impegnati in attività lavorative, milioni sono privati dell’opportunità di usufruire di un’istruzione. “In pieno XXI secolo assistiamo ad una delle situazioni più vergognose della nostra epoca:la schiavitù infantile. Guerra, prostituzione, sfruttamento lavorativo, fame, maltrattamenti(…) E’ il panorama di più di 400 milioni di bambini ogni giorno”.( L’Osservatore Romano) Stando ai dati diffusi dalle organizzazioni umanitarie il lavoro infantile apporta 13 milioni di euro all’anno al PIL mondiale! Grazie all’impiego dei bambini le grandi multinazionali producono merci a prezzi più bassi e concorrenziali, che vengono diffusi nel mondo sino ad arrivare nelle nostre case a diventare strumenti per occupare il tempo libero dei loro coetanei più fortunati, la cui condizione è specularmene opposta rispetto a quella denunciata dal giornale vaticano. Il ricorso al lavoro infantile mortifica la crescita individuale dei/le bambini/e li priva di quei diritti fondamentali al gioco e all’istruzione che costituiscono la riserva vitale di ciascuna persona per poter affrontare positivamente le difficoltà ed i problemi dell’esistenza adulta. La privazione viene vissuta a livello individuale come una disperata ingiustizia ed alimenta quella riserva di odio da cui nascono, in una spirale incessante, nuova violenza e nuovo odio. Alcune aree del mondo sono private così delle energie umane e delle risorse primarie su cui poter costruire lo sviluppo delle comunità e contribuire al miglioramento e al benessere di tutta l’umanità. L’educazione e l’istruzione sono uno strumento di fondamentale importanza per prevenire questa piaga ed indirizzare in modo positivo le energie delle nuove generazioni. Riteniamo che le istituzioni scolastiche, le associazioni, il sindacato, non debbano mai venir meno all’impegno di etico, prima che professionale,di mettere in atto azioni di sensibilizzazione e pressione sulle istituzioni governative a livello locale e inter-nazionale per l’adozione di misure concrete di vigilanza sull’abbandono scolastico e per l’impiego di risorse maggiori per un’istruzione pubblica di qualità. Prof.ssa Erica Cassetta Responsabile Dipartimento Comunicazione e Formazione CISL Scuola

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