IL MAXIEMENDAMENTO NON FERMERA’ LA PROTESTA DELLA SCUOLA
Scuola: maxi emendamento, l’ennesimo atto di arroganza del governo non fermerà la protesta
La decisione del governo di procedere sulla riforma con un maxi emendamento, su cui intende porre il voto di fiducia, è l’ennesimo atto di arroganza nei confronti della scuola, del parlamento e del Paese. Una decisione intollerabile per il metodo e per i contenuti, che abbiamo più volte avuto modo di contestare.
Le nostre critiche e proposte sono rimaste inascoltate, al di là dei soliti annunci di apertura, giunti dal Presidente del Consiglio
Il governo ha deciso, infatti, di forzare la mano per approvare un provvedimento dannoso per la scuola, ignorando le ragioni di insegnanti, studenti, famiglie e le prerogative del parlamento. Esso verrebbe così privato degli spazi e dei tempi necessari per discutere una riforma decisiva per il Paese, resa ancora più ampia da ben otto deleghe in bianco. Vengono messi in discussione basilari principi costituzionali: inclusività, uguaglianza sociale e libertà di insegnamento.
Non si può migliorare il sistema scolastico, come l’esecutivo invece proclama, con provvedimenti che l’intero mondo della scuola ritiene, con solide motivazioni, sbagliati.
Questa legge infatti:
• non risolve ma aggrava il problema del precariato
• esclude e ignora le professionalità ATA
• mortifica la partecipazione e la collegialità
• non rispetta la libertà di insegnamento
• cancella diritti contrattuali fondamentali e indebolisce la funzione del contratto nazionale
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS CONFSAL GILDA UNAMS
comunicato maxi emendamento 240615