ATA – Posizioni Economiche incontro con i parlamentari
- POSIZIONI ECONOMICHE ATA, CONTINUA L’AZIONE SINDACALE
- Le organizzazioni sindacali Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu hanno avuto oggi, 19 febbraio, un incontro informale col presidente della 7a Commissione del Senato e la relatrice del disegno di legge di conversione del DL 3/2014, nell’ambito delle iniziative messe in atto per rivendicare una soluzione alla questione delle posizioni economiche del personale ATA attraverso opportuni interventi emendativi del testo di legge in discussione.
- I lavori della Commissione, in attesa che si formi il nuovo governo, sono stati rinviati alla settimana prossima: tuttavia gli esponenti politici presenti all’incontro hanno manifestato una precisa volontà di impegno in direzione delle richieste avanzate da parte sindacale.
- Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu continueranno comunque nei prossimi giorni a svolgere un’azione incalzante per ottenere soluzioni che tutelino i lavoratori e il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche. Pesano sul confronto in atto sia i numerosi errori riscontrati attraverso la lettura dei cedolini di febbraio, da cui emerge che in molti casi il taglio degli stipendi ha colpito anche personale che non avrebbe dovuto esserne coinvolto, sia le indicazioni date dal MEF di procedere al recupero, a partire dal mese di marzo, degli importi erogati per le posizioni economiche a decorrere da settembre 2013.
- Fermo restando che di tale disposizione si chiede fin d’ora l’immediato annullamento, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu confermano che, qualora rimanessero irrisolte le questioni oggetto della mobilitazione, procederanno a intensificare le azioni sindacali in atto oltre ovviamente ad attivare tutte le azioni di tutela legale per il personale interessato.
- Roma, 19 febbraio 2014
IN ATTESA DEGLI ULTERIORI SVILUPPI IL PERSONALE ATA INTERESSATO POTRA’ RECARSI NEGLI UFFICI DELLA CISL SCUOLA UMBRIA PER RITIRARE IL MODELLO DI CONCILIAZIONE AL FINE DI TUTELARE I PROPRI DIRITTI