Aggiornamento:
Il 27 maggio gli arresti domiciliari per la leader del partito
di opposizione in Myanmar, Aung San Suu Kyi, sono stati rinnovati per altri 6
mesi. Amnesty International continua a raccogliere firme e a inviare appelli in
suo favore.
Attualmente vi sono oltre 1850 prigionieri
politici e prigionieri di coscienza in Myanmar (ex Birmania). Tra questi, Daw
Aung San Suu Kyi è la più nota.
Co-fondatrice del principale
partito di opposizione di Myanmar, la Lega nazionale per la democrazia (Nld),
Aung San Suu Kyi, oltre a essere una delle figure politiche maggiormente
conosciute nel paese, è anche un'attivista per i diritti umani.
Dal
1989, Aung San Suu Kyi ha alternato periodi di carcere in centri di detenzione
non ufficiali ad arresti domiciliari e a limitazioni di movimento, tutto ciò con
l'intento di proibirle di diventare leader nazionale di Myanmar.
Il suo partito, infatti, vinse le elezioni generali nel paese nel 1990; anziché assumere la guida del paese, Aung San Suu Kyi fu posta agli arresti domiciliari, dove si trova tutt'oggi.
Aung San Suu Kyi ha trascorso 12 degli ultimi 18 anni della sua vita in stato di detenzione. Non le è concesso ricevere visite ed è costretta a vivere in un isolamento pressoché totale, interrotto solo saltuariamente dalle visite di un medico. L'ordine di detenzione resterà valido fino al 27 maggio 2008 e si prevede verrà perso in esame, per una proroga o, negli auspici di Amnesty International, per l'annullamento il 27 maggio.
Per approfondimenti consulta il documento Myanmar: Eighteen years of persecution
Nyan Win
Minister of Foreign Affairs
Ministry
of Foreign Affairs
Naypyitaw
Union of Myanmar
Egregio Ministro,
Quest'anno in tutto il mondo si celebrerà
l'anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, che da 60 anni
protegge i diritti umani indivisibili di ogni persona. È davvero il momento che
il Suo governo rispetti i diritti umani in Myanmar, in modo ancora più urgente
in relazione alla detenzione di Daw Aung San Suu Kyi e di tutti gli altri
prigionieri di coscienza.
Esortiamo con urgenza il Suo governo a
rilasciare tutti i prigionieri politici agli arresti da anni, tra cui Aung San
Suu Kyi e altri esponenti dell'Nld, rappresentanti politici di minoranze
etniche, esponenti dei movimenti studenteschi, attivisti, monaci e altri leader
religiosi.
Le autorità di Myanmar devono inoltre rivelare l'identità e
il luogo in cui si trovano tutti i detenuti, garantire il loro stato di salute e
concedere la possibilità di vederli.
La esortiamo ad assicurare che
tutte le persone in Myanmar siano in grado di esercitare pacificamente i loro
diritti di espressione, associazione e riunione senza il timore di vessazioni,
intimidazioni o arresti arbitrari, in linea con gli standard internazionali sui
diritti umani.
La rigraziamo per l'attenzione.