1° MAGGIO 2013 A PERUGIA
Peugia, 1°Maggio 2013.
”Siamo qui per i disoccupati, e sono molti, e perche’ vogliamo ricordare che c’e’ tanto da fare per gli esodati, per i cassintegrati, per le famiglie stremate”. Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del Primo Maggio allestito per i comizi conclusivi dei tre Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil in piazza IV novembre a Perugia, la città simbolo “del disastro italiano, della disperazione del lavoro”.
”Priorita’ lavoro” lo slogan della manifestazione nazionale visibile nello striscione che ha aperto il corteo che ha sfilato per le vie del centro della citta’, tra le bandiere rosse, verdi e blu dei tre sindacati confederali che quest’anno hanno deciso di celebrare la Festa del lavoro nella citta’ umbra teatro, all’inizio dello scorso marzo, di un terribile dramma del lavoro. L’omicidio di due impiegate della Regione uccise da un imprenditore che, poi, si e’ suicidato. Un episodio divenuto simbolo, per Cgil, Cisl e Uil, della necessita’ di restituire centralita’ al lavoro. E nel corso della manifestazione i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, hanno incontrato i parenti delle due lavoratrici della Regione Umbria uccise a marzo per esprimere personalmente ai familiari il proprio cordoglio e portato loro un segno di vicinanza e di partecipazione al dramma vissuto.
“Un Primo maggio – ha sottolineato Bonanni – che e’ vivo e deve essere vivo per il mondo del lavoro. Senza lavoro una persona non ha la possibilita’ di sostenersi e sostenere la propria famiglia, non ha dignita’, non ha liberta’. Il lavoro e’ al centro ed è l’unica cosa che puo’ curare queste malattie. Al nuovo governo, che ha lanciato segnali interessanti, chiediamo alla luce del sole cosa si intende fare per quella che e’ la questione cruciale per la giustizia e l’economia: la vicenda fiscale. Le famiglie non ce la fanno piu a sopportare il carico fiscale”, insiste Bonanni, ”non hanno piu’ soldi, bisogna ridare loro potere d’acquisto”.
Il leader della Cisl chiede pertanto al governo ”una decisione forte, coraggiosa: rendere il reato di evasione fiscale un reato penale. E’ l’unico modo per evitare che tutte le tasse siano scaricate sui lavoratori e sui pensionati”. E alle ”classi dirigenti” chiede di ”occuparsi dell’economia, di una buona economia”. Il governo deve anche “avere il coraggio di cooperare con i poteri locali e le parti sociali. L’Italia si salva se tutti la salviamo”, incalza dal palco il leader della Cisl. ”Basta a litigi e furbizie, l’Italia deve essere percossa da uno spirito nuovo di servizio. Il servizio, come dice Papa Francesco, e’ potere”. Per Bonanni occorre dunque “un impegno ”straordinario” e da parte di tutti per difendere l’occupazione e frenare la disoccupazione. Il nostro impegno – sottolinea – e’ chiamare tutti i lavoratori a raccolta per affrontare con coraggio una situazione che non si affronta con scaricabarili. Chiediamo all’Italia, alla classe politica di cambiare, di non dedicarsi ai litigi ma di tornare ad occuparsi di economia, di questioni concrete”.
Una richiesta corale quella dei sindacati oggi a Perugia e corale è stato l’impegno espresso ieri a Roma nel corso degli Esecutivi unitari per il lavoro l’aumento di salari e pensioni, la crescita del paese. Dopo aver approvato un accordo storico sulla rappresentanza sindacale, Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una grande manifestazione a Roma per il 22 giugno per sollecitare il nuovo Governo a trovare soluzioni alla grave crisi in cui versa il paese.
‘Quella del 22 giugno, a Roma, – ha spiegato Bonanni nella sua Relazione introduttiva- dovra’ essere una grande iniziativa all’altezza dei movimenti storici del sindacato con cui chiudere il percorso che partira’ l’11 maggio prossimo con mobilitazioni territoriali.